IL MIO COLLOQUIO CON UN HR – RISORSE UMANE – 1

Cercare lavoro, cambio ruolo o vendere con efficacia – Cosa vuoi?

 

Spesso mi capita di avere clienti che vogliono cambiare lavoro, crescere in azienda.

Avere qualche colloquio efficace con un HR.

Oppure hanno difficoltà di parlare con i loro “capi” e proporsi per qualche altra mansione, ruolo.

E quando lo fanno spesso ne escono con le pive nel sacco.

Questo succede perché..

 

Iniziamo dall’inizio.

Hai competenze, un passato, un presente sia professionale che privato e pensi che essere esaustivo, raccontarlo sia il modo migliore per far percepire le tue caratteristiche e potenzialità.

Ma non sai che .. nessuno vuol sentire la storia della tua vita!

 

Immaginiamo un tuo primo colloquio con un HR, un Cacciatore di teste.

Per prima cosa,  dovrai raccontare quello che è utile del passato e che è presente, percepibile in te ora.

Perché il passato lo leggono nel tuo Curriculum.

Ma, importantissimo è farlo avendo ben presente  il tuo obiettivo… avere un secondo incontro di approfondimento!

 

Quando vuoi cambiare, per convincere che sei la persona giusta per il nuovo lavoro, non è importante cosa volevi venti anni fa e cosa hai fatto, ma cosa vuoi ora e cosa vuoi fare in futuro, convincere che si può scommettere su di te.

E dovrai farlo in ogni singola conversazione che sosterrai, come in un gioco, una partita a carte.

E prima di ogni mossa, devi aver chiara una cosa: quale è la direzione verso cui ti stai muovendo? perché? cosa ti stimola nella posizione che stai valutando, cercando, che è in palio?

E ancora, contemporaneamente, cosa vuoi  ottenere da quella prima, singola conversazione?

Quindi ripercorri la tua vita professionale, e rifletti su cosa del tuo passato è correlato con quella direzione. Così sarà facile strutturare un discorso, unisci questi spunti con quello che vuoi.

Non devi preparare (e poi ricordare) il tuo discorso da 30 secondi o da 2 minuti. Non devi memorizzare nulla.

 

Devi solo avere chiare 3 cose:

  1. cosa vuoi (il tuo obiettivo, la tua direzione)
  2. la tua storia, il tuo passato
  3. unirne gli elementi significativi

Poi ciò che avviene è un dialogo che procede, non una conferenza. Una partita di tennis, in cui sono chiari i confini del campo e si gioca.

 

La parte più importante è aver chiarezza sulla tua direzione/obiettivo/intenzione.. cosa  vuoi.

E’ il punto più importante, e sfortunatamente il più difficile. Perché spesso non sappiamo dove vogliamo andare, non sappiamo cosa vogliamo.

 

Questo punto è molto critico: prima di ogni incontro, conversazione devi chiederti “perché sono qui? , cosa sto cercando di  raggiungere/ottenere? perché voglio davvero questo lavoro?”. E rispondere a te stesso nel modo più completo e onesto.

Se non hai una risposta efficace e corretta a queste domande, non potrai fare una buona impressione.

Perché se tu non hai una buona ragione per esser assunto, o per concludere con successo una trattativa, non prenderai il lavoro, la commessa.

Chiediti perchè, se non sei convinto tu, dovrebbe esser convinto l’altro..

 

Rispondere alle domande:  “perché sono eccitato/interessato a questo lavoro?  cosa voglio ottenere dal mio prossimo passaggio di carriera? perché voglio questo colloquio oggi?” sembra facile ma non lo è.

Devi rispondere tu a queste domande in quanto la tua incertezza verrà percepita, e non sarà una conversazione interessante, sicuramente non ci sarà un secondo incontro.

Il vero motivo per cui non vieni assunto non è perché non sei qualificato, ma perché non credono alla tua storia. La tua storia sono le fondamenta su cui si basa la scelta dell’altro.

E le fondamenta che stanno “dentro” la tua storia, sono i motivi per cui vuoi ottenere ciò che è sul piatto, un lavoro, un nuovo ruolo in azienda, una vendita di successo.

 

In conclusione, prima di agire, in ogni situazione fermati e chiediti cosa vuoi ottenere da questo colloquio, quale è il principale obiettivo, cosa vuoi ottenere nello specifico, quale è l’obiettivo di quella conversazione, che risultato vuoi ottenere!

 

E se la risposta dentro di te non è al 100 per 100 chiara, fai una pausa , rifletti, prenditi del tempo e poi scrivilo.

Solo DOPO puoi iniziare ad agire. Solo quando la TUA direzione e destinazione ti sarà chiara.

Solo allora sarai pronto per la fase 2!