LA DIREZIONE DEI PENSIERI 3

Nudge, vantaggi del pensiero irrazionale

Una parola per molte persone nuova, che significa “incoraggiare, spinta, tocco di gomito, aiutino”, e che ben si adatta ad un caratteristico funzionamento del nostro cervello (è un BIAS cognitivo) che influenza il nostro comportamento (automatico) mediante pregiudizi, emozioni, visione parziale del contesto etc etc.

Certo, non funzioniamo sempre in maniera ottimale, questo lo possiamo facilmente riconoscere  dai risultati delle nostre azioni, spesso improprie e goffe, di cui ci accorgiamo spesso troppo tardi. E spesso ne  indichiamo la causa nella nostra irrazionalità/emotività.

Ma non sempre va così, talvolta proprio questa irrazionalità può esser utile per prendere le decisioni più utili e intelligenti.

Nudge è una strategia cognitiva che, se scopriamo e comprendiamo, può infatti esser utile a condizionare in modo funzionale il proprio (ed altrui) comportamento.

ESEMPIO DI NUDGE

L’esempio più chiaro è  la strategia “silenzio/assenso“: se NON sei d’accordo devi dirlo, altrimenti andrà come dico io.

E spesso l'”io” è una Istituzione, talvolta addirittura Governativa. Che si basa sulla pigrizia innata delle persone che rinunciano a controbattere, obiettare in vista del quieto vivere. Che fatica compilare un ennesimo modulo..

Un altro esempio è la dicitura in piccolo, per una richiesta di cancellazione da una mailing list con uscita settimanale innescata chissà perchè o chissà quando.. Non abbiamo voglia di aprire un altro  link, e poi chissà se funziona davvero..

Ma c’è anche il caso del noto messaggio comparso su alcune scale mobili/ascensori in uscita da metropolitane straniere per alleggerirne l’affollamento in ore di punta: infatti, indicando la quantità di calorie bruciate evitandole, molte persone hanno scelto quelle più faticose! Una dissuasione nascosta semplicemente sottolineando un vantaggio secondario altrimenti NON percepito. Il vantaggio? doppio: meno gente in ascensore, più salute per le persone..

Insomma, scoprire quali possono essere i propri e altrui “vantaggi” secondari, facilitandone la comprensione o riducendo la fatica di innesco con piccole azioni preparatorie, sarà senz’altro utile per inserire “abitudini ” nuove e utili nel quotidiano.  La magìa è che così le faremo molto volentieri, con lo sguardo sul vantaggio percepito, invece che sulla fatica necessaria.

Per far ciò ci vuole un po’ di iniziativa, e originalità nel pensiero. Si può fare.

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