INSONNIA-PANDEMIA-ANSIA

Quest’anno, l’insonnia impazza. La pandemia ha alterato il sonno negli adulti e nei bambini.

E’ un fatto. E l’ansia che provoca porta spesso all’insonnia. Queste alcune perle di saggezza.

 

Insonnia: rimedi fai-da-te.

Sono le 3 del mattino non dormi. Il mattino si avvicina e domani sarai stanco, ancora una volta.

Se ti capita, consolati: non sei solo.

Che tu abbia difficoltà a addormentarti, o ti svegli durante la notte, il primo passo per dormire meglio è capire cosa innesca la tua insonnia. Una volta fatto ciò, se la consapevolezza e alcuni piccoli provvedimenti non bastano, per evitare che diventi cronico prendi provvedimenti seri.

La meditazione, la consapevolezza e il rilassamento muscolare possono aiutare le persone i cui problemi di sonno sono legati a un evento stressante, che riguardi la professione o gli affetti.

 

Alzati dal letto.

I cambiamenti nelle abitudini e nella routine, e il labile confine tra lavoro e casa degli ultimi mesi, possono portare all’insonnia. Può essere comodo e accogliente stare in pigiama tutto il giorno mentre si lavora o si frequenta la scuola a distanza,  è meglio vestirsi ogni mattina.

E non restare a letto tutto il giorno.

Perché il letto serve per dormire e fare sesso.

Importante infatti è separare il più possibile lo spazio temporale e spaziale del sonno quello della veglia. Questo vale per tutti, bambini e adolescenti compresi.

 

Decidi l’ora di andare a dormire.

Non troppo tardi, certo, ma neppure troppo presto.

Può sembrare controintuitivo, soprattutto se non hai dormito bene la notte prima, ma andare a letto prima di essere pronto per addormentarsi può innescare il circolo vizioso di voler addormentarsi e poi preoccuparsi di non addormentarsi.

Quindi, prima di andare a dormire fai una doccia calda, ascolta musica per un po ‘, fai un po’ di stretching sul collo e le spalle.

 

Abbandona il web

Non è poi detto che l’insonnia sia legata a stress emotivo o psicologico. Magari è fisico. Computer e televisione.

Gli schermi fanno male al sonno perché emettono luce blu, che può limitare la produzione naturale del corpo di melatonina, un ormone che regola il ciclo sonno-veglia.

La luce funziona come un farmaco, favorendo la veglia, ma molti adulti vanno a letto con i loro laptop con l’effetto eccitante di suoni e luci. E per i bimbi, niente accesso al web nella loro camera, che deve esser tranquilla e buia.

I cellulari poi vanno addomesticati: una regolazione sulle luci calde al display aiuta ad avvicinarsi alla notte. E poi, l’attività fisica…stanca, per cui benvenga per piccoli e adulti.

 

Effetti dell’alcool

Cose risapute, quelle appena accennate. Una cosa che non sapevo, è invece l’effetto dell’alcool bevuto la sera.

L’alcool infatti anche se offre sensazione di relax e “abbiocco” rallentando e attività cerebrali (agisce infatti sul sistema nervoso centrale) viene metabolizzato tempo dopo. E il sonno REM ne viene penalizzato con risvegli ripetuti  dopo poche ore di sonno.

Allora per dormire bene non devi bere più?

La risposta all’alcool (come alla caffeina e alla teina) è una cosa personale, per cui il suggerimento sarebbe di farlo per qualche giorno, e vedere l’effetto che fa. Alcuni non ne sentono l’influenza. Per altri invece questo risveglio si combina con ansia e stress presenti per altri fattori, e allora forse saper scegliere cosa fare è un vantaggio. Un ulteriore accorgimento è controllare i componenti presenti nelle bibite dall’aria innocua che bevono i bambini. Potreste aver sorprese e scoprire che sono concausa di veglie notturne poco gradite!

Ultima spiaggia resta un po’ di melatonina come regolatore dei ritmi sonno veglia. Ma andandoci molto piano e con assistenza medica, naturalmente. Molti possono essere gli elementi “clinici” che non conosciamo.

Se però stress e impegni diurni hanno maggior peso, forse fare quattro chiacchiere assieme aiuta.