FRETTA, COACHING E CHIAREZZA:

lettera al cliente che ha fretta.

 

Quando un nuovo cliente chiama, ha urgenza, fretta di risolvere un tema, un probema.

Giustamente ogni cliente sente che la sua “situazione” non è facile e può accadere che durante il lavoro percepisca un senso di insoddisfazione rispetto alla velocità con cui il processo di coaching lo porta a raggiungere la chiarezza e gli obiettivi desiderati.

Se ti è mai capitato…  questo articolo è per te.

 

Se ricordi, quando ci siamo conosciuti abbiamo convenuto che la “velocità” di comprensione di quella che è la giusta direzione per te, per le tue scelte professionali e la qualità di vita personale che vuoi, sarebbero dipese dalla specifica situazione in cui sei, e da quanto avresti messo in gioco nel lavoro che si sarebbe sviluppato (e con te anche io naturalmente). In più il tempo: una variabile su cui non possiedo il controllo. E in certo qual modo neppure tu.

Infatti in alcuni casi la chiarezza si sviluppa e palesa molto velocemente. In altri casi più lentamente perchè il tempo è un elemento importante per la comprensione di quanto VUOI.

Completezza e unicità

Può esser accaduto che, assieme a questo percorso, tu abbia intrapreso altre iniziative che di fatto inseriscono nuove variabili, che si aggiungono all’abbondanza di stimoli già presente e da riordinare, e puoi convenire questo possa aver aumentato la confusione invece di ridurla.

Così come può esser accaduto che prendere in considerazione solo alcuni aspetti rispetto a tutti quelli che senti “premere” in te, ti crei frustrazione, ti sembri limitante nella comprensione e scelta di ciò che vuoi. Puoi aver l’impressione di non esser compreso nella tua completezza  ed unicità.

 

Ma SOLO riducendo ai minimi comuni denominatori le variabili in gioco, solo facendo spazio e accantonando alcuni elementi è possibile percepire le TUE priorità. E scegliere con chiarezza ciò che è possibile per andare nella direzione di ciò che vuoi.

Poi, naturalmente, in seguito, reintegraerai le “cose” che sono state temporaneamente sospese, se lo vorrai.

Perché un processo di chiarezza passa sempre attraverso una riduzione delle “cose” in gioco, e scoprirne la differente rilevanza è importante.

Per fare ordine ci vogliono cassetti vuoti per aver chiarezza

Il primo passo per un processo di chiarimento, di coaching è proteggere ed ampliare quello spazio “mentale” ed “emotivo” sotterraneo e inconsapevole in cui le informazioni si trasformano in emozioni e quindi idee da leggere con calma, man mano che emergono: e questo avviene molto più facilmente in momenti di pausa, sospensione di attività, e c’è spazio dove svilupparli.

La lentezza, lo spazio, il vuoto che percepisci come un limite, è la vera scommessa che ti permette di percepire e non “decidere”, stare e osservare, assaporare il nuovo, invece che muoverti utilizzando gli schemi che finora hai applicato e che nel passato sono stati portatori di successo, ma che oggi un po’ ti allontanano dalla comprensione delle cose “giuste” per te.

Identificare la nuova, in realtà antica ma dimenticata direzione giusta per te può non essere immediato.

Integrare e lasciar andare per scegliere la cosa giusta per te

Questi schemi sono legati alle tue capacità razionali, strutturate per proteggerti da possibili “pericoli”, ma che oggi possono lasciare un po’ di spazio per dati e idee differenti.

Naturalmente solo se tu lo vuoi, e lo autorizzi con un atto di volontà, con azioni che possono anche sembrare di…non azione, e comunque differenti da quelle usuali.

Certo, la sicurezza di un reddito è una cosa importante, e certo, ha un prezzo che può rientrare nel capitolo “compromesso” con ciò che NON VUOI. C’è anche questo, mentre “ora che l’ho compreso, voglio tutto e subito!”. Un po’ di pazienza.

 

Quello che posso condividere con te è che, per esperienza, in alcuni casi, anzi oserei dire sempre, solo facendo funzionare quello che è in atto si ha la possibilità di comprendere in che altra direzione ci si vuole muovere.

Finché le energie sono disperse in continue resistenze rispetto al contesto, saranno poche le risorse disponibili per percepire e muoversi verso altro.

Resta viva solo la tendenza a andar via da lì, in un luogo indifferenziato e vagheggiato come migliore, ma che si rivelerà un copia incolla di quello corrente.

 

Un po’ di fiducia, pazienza, tenerezza verso TE STESSO restano gli ingredienti magici con cui spolverare gli spazi che siaprono.

E questo dipende solo da te.

Perché finalmente sarà cambiato lo schema, per andare verso ciò che è giusto per te.