CAMBIO LAVORO

Voglio passione e poi …

successo, relazioni, sicurezza, organizzazione, felicità.. Voglio cambiare. Tutto, lavoro, tempo libero. Desideri. Tra poche settimane inizia l’anno nuovo, tempo di bilancio e molti – troppi propositi. Spesso poi disattesi.

Se tra questi il tuo pensiero è “voglio cambiare lavoro” parliamone.. assieme con qualche sessione di coaching.

 

Parti dall’inizio. Quando sei al lavoro, ti domandi spesso cosa ci fai lì, se fai davvero quello che vuoi fare?

La risposta all’ultima domanda è molto difficile, inizi a considerare che per 8 o 10 ore al giorno dedichi la tua attenzione e le tue energie a cose che non ti interessano, che non ti appassionano.

E non è una bella sensazione.

Passione e valori

Ma la passione non è l’unico indicatore della bontà della tua scelta professionale.

Un modo per ripensare il tema è di prendere in considerazione i tuoi valori. E questo lo si fa molto raramente.

In realtà tutti abbiamo valori in cui ci riconosciamo, che ci definiscono ai NOSTRI occhi. Successo, relazioni, sicurezza, felicità, organizzazione…

Per comprendere se il lavoro che fai ti rappresenta, val la pena considerare quali sono i tuoi valori e come si accordano con ciò che fai.

Perché nel momento in cui scopri come si allineano, c’è più determinazione, più creatività, fai meno sforzo nei momenti difficili, il lavoro acquista un nuovo significato oppure (lo perde del tutto!) e lo puoi cambiare con idee più chiare.

 

Cambiare lavoro, come faccio?

Un primo approccio può essere iniziare a “cambiare” la domanda che ti fai, chiederti “Cosa non mi piace di questa giornata” invece di “Perché non voglio mai andare in ufficio?”.

In questo modo, specificando quale è l’aspetto che NON ti piace, puoi iniziare a raccogliere indizi, e giorno dopo giorno trovare il filo rosso che unisce le tue osservazioni,scoprire cosa hanno in comune. E a quel punto magari AGIRE  per  cambiare QUEL particolare aspetto che rende tutto molto difficile da accettare.

Oppure renderti conto che ciò che stai facendo NON  ti potrà dare soddisfazione in quanto in forte contrasto con le cose importanti per te.

 

Il fatto è che spesso uniamo la nostra identità con ciò che facciamo professionalmente, il chi sei diventa il ruolo che ricopri in azienda. E il conflitto inaccettabile.

Iniziare a cambiare questa percezione, il modo di presentaci al mondo (io sono architetto, casalinga o CEO di una grossa compagnia) cambiando semplicemente una parola (faccio l’architetto e mi piace, VOGLIO camminare in montagna, nuotare, cucinare, viaggiare..).

Sembra poco ma ha invece un grande impatto nella percezione di chi sei. Sulla tua identità.

 

Perché sei molto più del tuo ruolo, del tuo lavoro.

Quello non è che una parte, importante, di te. Ma solo una parte.

Scoprire chi sei, i tuoi valori, ti permette di considerare ad ampio spettro la tua vita e scoprire che, forse, il lavoro che fai, per quanto non ti rappresenti appieno, è quello che ti permette di essere ciò che sei in modo completo e fare ciò che vuoi.

Sicuramente non puoi passare la giornata a valutare la quantità “di felicità” che provi, minuto per minuto.

E d’altra parte non puoi passare il tempo a fare qualcosa che ti rende profondamente infelice.

 

Ma la felicità allora cosa è?

Il punto è calibrare queste sensazioni e farne una bussola con cui guardati attorno, senza fretta e senza pigrizia. Coglierai quei segnali dall’ambiente che offrono trasformazioni e cambiamenti inizialmente forse piccoli ma che poi, persistendo, portano risultati inaspettati in termini di “felicità acquisita” a costi davvero minimi. Il mondo attorno è il migliore alleato per la tua crescita personale e professionale.

Personalmente non credo in grandi illuminazioni, ma piuttosto nella chiarezza che la centratura in chi sei porta alla valutazione di ciò che l’ambiente ti propone. E che puoi raccogliere con poco forzo.

In questo modo perseguirai la felicità, poco a poco.

E i risultati possono essere sorprendenti.

Detto così sembra chiaro vero? ma da solo non è poi così semplice. Se ti interessa conoscere quale è l’innesco di questo processo, lavoriamo assieme.

 

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