L’ APPRENDIMENTO, UNA RIVOLUZIONE

Come fanno le parole lette o ascoltate a divenire APPRENDIMENTO?

Orecchie e occhi, bocca pelle e naso. Ecco come i dati arrivano al cervello. E queste informazioni, che poi non sono che le nostre esperienze, vengono acquisiti da parti differenti del cervello.

Poi avviene la sintesi, che porta al significato dell’esperienza percepita. Ma qualsiasi sia la provenienza dell’informazione, si è scoperto di recente che il cervello ne crea una mappa unica. Una mappa cerebrale del sistema semantico, una archiviazione per categorie qualsiasi sia il modo in cui  sono raccolte, che siano lette o ascoltate.

In questo modo il significato delle parole lette o ascoltate diviene un univoco e completo in tutte le sue parti, diventa APPRENDIMENTO.

Questa scoperta “Journal of Neuroscience” , cambia radicalmente la precedente idea in cui luoghi differenti del cervello acquisivano testo scritto o racconto orale.

In precedenza pareva che il significato delle informazioni trasmesse per via orale (udito) fosse “stoccato” in parti del cervello più ampie che i dati acquisiti tramite lettura (vista), e che fossero indipendenti l’una dall’altra, ognuna con uno spazio semantico, di significato, a sé stante: uno per le parole udite e uno per quelle lette.

Ma oggi la tecnologia offre tecniche di visualizzazione della rete di neuroni molto precise, e si è potuto osservarne il comportamento nelle due attività: durate l’ascolto o la visione di singole parole o di brevi frasi.

Mediante una accuratissima e prolungata risonanza magnetica funzionale, realizzata su persone impegnate per ore ad ascoltare o a leggere dei testi, si è scoperto che le regioni cerebrali interessate da queste attività sono molto maggiori di quelle immaginate fino ad ora, e lo stimolo vi giunge in indipendentemente dal modo con cui viene proposto (occhi- orecchie).  Le parole/concetti sono raggruppate in categorie come visivo, tattile, numerico, di posizione, mentale, emotivo, sociale e rappresentate nella corteccia cerebrale tutte assieme ed assieme possono esser gestite, utilizzate.

Cosa cambia?

Cambia molto: diventa sostanzialmente differente l’approccio ai differenti disturbi legati alla difficoltà di parola e della dislessia, causa spesso della difficoltà di apprendimento.

Un work-in-progress appassionante.